“Tra-dwa-fom-oga Ri-costruire Haiti, decent work per una ricostruzione dignitosa” è bloccato Tra-dwa-fom-oga Ri-costruire Haiti, decent work per una ricostruzione dignitosa

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TRADWAFOMOGA è l’acronimo di Travay Dwa Fòmasyon Òganizasyon, parole che in Creolo Haitiano significano Lavoro, Diritti, Formazione e Organizzazione.

Il 12 gennaio 2010 Haiti è stato scosso da un tremendo terremoto che ha aggiunto la devastazione alla già critica situazione del Paese.

Prima del sisma, l’80% della popolazione haitiana viveva sotto il margine di povertà, cioè con meno di 2 dollari al giorno e il 55% versava in condizione di povertà estrema, con redditi inferiori a 1,25 dollari al giorno. Questa situazione è oggi peggiorata a causa del maggior livello di disoccupazione.

Haiti si caratterizza per un alto tasso di economia informale. Il 90% di lavoratrici e lavoratori operano in questa forma nei settori della produzione e del commercio.

Le grandi Organizzazioni internazionali, i donors e gli altri stakeholder, rispetto agli impegni presi nell’immediato post sisma, ancora stentano a rendere operativi e concreti i propri impegni

È in questo scenario che il progetto di IsI, che opera insieme alla Confederación Sindical de Trabajadores y Trabajadoras de las Americas (CSA), Regionale dell’International Trade Union Confederation (ITUC) e con il Consiglio Provinciale dei Padri Salesiani-Fondazione Rinaldi, punta a migliorare le condizioni lavorative e di vita di chi lavora nell’economia informale di Haiti e non vede tutelati i propri diritti. Le azioni sono concrete: rinforzare il Dialogo Sociale e le organizzazioni di rappresentanza di lavoratrici e lavoratori; supportare l’accesso di lavoratrici e lavoratori a sistemi di protezione sociale sostenibili per informali e persone in condizione di povertà estrema; sostenere la generazione di Decent Work attraverso la formazione professionale e tecnica, per l’inserimento lavorativo e per l’aumento del reddito delle beneficiarie e dei beneficiari; trovare forme di tutela per lavoratrici e lavoratori migranti nella vicina Repubblica Dominicana.

Ciò nella convinzione che la ricostruzione, al pari del lavoro, debba essere Dignitosa in quanto, forse ultima, occasione per Haiti per emergere dallo stato di assenza di opportunità in cui versa il Paese ormai da più di trent’anni.

Il nostro approccio

Il progetto promuove un approccio territoriale multidimensionale inteso come processo di trasformazione economica e di sviluppo organizzativo da attuarsi all’interno di uno spazio urbano ed extraurbano determinato, e il cui principale obiettivo è la riduzione della povertà. La trasformazione economica ha come fine quello di collegare in maniera competitiva e sostenibile l’economia territoriale a mercati dinamici. Lo sviluppo organizzativo mira invece a stimolare e facilitare l’interazione e la concertazione degli attori locali, fra loro e con gli agenti esterni rilevanti, incrementando opportunità ed offerta affinché la popolazione possa partecipare attivamente al processo di crescita e ai suoi benefici.

L’azione trae la sua ragion d’essere nello sviluppo del capitale sociale, soprattutto delle fasce più povere delle popolazione, per una partecipazione dinamica ed equa, come attori economici e come cittadini nel processo di sviluppo (locale, regionale e nazionale). In definitiva, l’azione si propone di dare avvio a un processo di crescita che comporti il miglioramento della qualità della vita delle persone (non solo delle condizioni materiali), espandendone la capacità di disegnare il proprio futuro.

L’obiettivo generale

“Contribuire al miglioramento delle condizioni socioeconomiche delle lavoratrici e dei lavoratori haitiani promuovendo la generazione di capitale umano e sociale con una particolare considerazione per la popolazione femminile, i giovani e i lavoratori migranti haitiani ”

La metodologia, basata su un approccio territoriale multidimensionale, si propone di accompagnare un processo di rafforzamento produttivo, organizzativo e tecnico capace di intervenire in maniera concreta a favore del substrato più povero e vulnerabile della popolazione.

L’obiettivo specifico

“Consolidare un modello di formazione professionale e tecnica adeguato al mercato del lavoro e rafforzare un modello organizzativo e gestionale che permetta di incrementare l’equa redditività del lavoro generando impiego qualificato, in ambito urbano e non, nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro dignitoso”.

I quattro assi di intervento prioritari

  • Adeguare il sistema della formazione professionale alla domanda del mercato del lavoro e alle attività microimprenditoriali nel settore dei servizi, del commercio, e della costruzione.
  • Generare maggiori opportunità d’impiego e redditi per i lavoratori dell’economia informale
  • Migliorare le capacità organizzative e amministrative delle organizzazioni dei lavoratori.
  • Aumentare la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’economia informale nel sistema i protezione e sicurezza sociale e aumentare il rispetto delle norme su Diritto del Lavoro, Salute e Sicurezza del Lavoro e Diritti dei Migranti

Beneficiari

Il gruppo target è composto da lavoratrici, lavoratori dell’economia informale, migranti e a basso reddito, ragazze e ragazzi provenienti da gruppi vulnerabili, nonché delegati e quadri delle organizzazioni sindacali haitiane per un totale di circa 6.000 beneficiarie e beneficiari dirette/i e circa 300.000 beneficiarie/i finali.

Partner

Gli enti che realizzano il progetto sul territorio sono i tre istituti di cooperazione sindacale di CGIL, CISL e UIL (rispettivamente Progetto Sviluppo, ISCOS, Progetto Sud), riuniti sotto la sigla di IsI (Istituto Sindacale per la cooperazione Internazionale) Onlus, in partenariato con la CSA (Confederacion Sindical de las Americas) in rappresentanza del Coordinamento delle Centrali sindacali e dei sindacati Haitiani, nonché il Consiglio Provinciale dei Salesiani di Haiti attraverso la Fondazione Rinaldi. Collaborano inoltre sul tema delle lavoratrici e dei lavoratori migranti, le confederazioni Dominicane CASC, CNUS e CNTD.

Le attività sono svolte anche in collaborazione e sinergia con ILO e ITUC.

Il progetto ha una durata di 30 mesi.

visita il sito del progetto: www.tradwafomoga.org

Attività previste:

  • Ristrutturazione e equipaggiamento di un Laboratorio sulla base di una valutazione di una nuova proposta didattica del sistema di Formazione Professionale;
  • Organizzazione di un sistema di raccolta dati, informazioni, incontro della Domanda ed Offerta del mercato del lavoro locale, studi di settore, diffusione e fruizione;
  • Disegno e realizzazione di un Programma di Formazione Docente (aggiornamento, riqualificazione);
  • Intercambio di buone pratiche tra INFOTEP e INFP
  • Erogazione della formazione professionale e inserimento lavorativo per 720 ragazze e ragazzi presso ENAM
  • Favorire il miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso il dialogo sociale sul tema della salute e sicurezza
  • Favorire il miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso il dialogo sociale sul tema della salute e sicurezza
  • Favorire la contrattazione collettiva e la promozione del contratto di lavoro
  • Formazione tecnica e professionale
  • Organizzazione e gestione di servizi per le micro-imprese del settore informale; assistenza legale, gestionale, innovazione di processo e di prodotto, fiscale;
  • Fornire fondi di sviluppo microcredito alle organizzazioni di microimprenditrici/ori
  • Rafforzamento delle organizzazioni di base di lavoratrici e lavoratori e accompagnamento alle centrali sindacali per favorire l’appropriazione del ruolo protagonista nella società civile e per la ricostruzione, anche, come intermediarie di servizi per lavoratrici e lavoratori
  • Formazione delle organizzazioni dell’economia informale (lavoratrici e lavoratori dei trasporti, dell’agricoltura, lavoratori della costruzione, venditrici e venditori, artigiane ed artigiane. ambulanti, piccoli commercianti, microimprenditori a livello famigliare, etc.)
  • Formazione di quadri e dirigenti sindacali
  • Sviluppo della comunicazione istituzionale
  • Consolidamento delle Federazioni di categoria dell’economia informale, dei Dipartimenti sui Migranti, Dipartimenti/strutture per i progetti, di una maggiore incisività nelle politiche nazionali di sviluppo locale.
  • Supportare le Federazioni di rappresentanza dell’economia informale
  • Supportare la nascita di Federazioni/dipartimenti/segreterie per i migranti
  • Scambio di buone pratiche nel quadro della CSA e dell’OIL
  • Miglioramento dei sistemi informali per la protezione sociale e azioni di mutua solidarietà tra le organizzazioni di lavoratrici/ori o comunità di microimprenditoria familiare
  • Inserimento di lavoratrici e lavoratori informali in sistemi organizzati di Sicurezza Sociale
  • Ideazione e diffusione delle Campagne di comunicazione per i diritti di lavoratrici e lavoratori di Haiti

Leggi l’articolo sulla Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso, 7 ottobre 2013

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