Senegal, la pesca riparte dall’istruzione

Prosegue nella regione della Casamance il progetto di Iscos per lo sviluppo della pesca L’iniziativa prevede anche un corso di alfabetizzazione funzionale per adulti

Istruire i pescatori per una migliore gestione delle loro attività generatrici di reddito. Questo l’obiettivo del corso di alfabetizzazione funzionale per persone adulte previsto nell’ambito del progetto Sviluppo sostenibile e lavoro dignitoso nella filiera del settore della pesca a Ziguinchor (acronimo Sodipe), che prevede azioni dirette nel settore della pesca nella regione della Casamance, in Senegal. Il progetto, sviluppato da Iscos (Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo) in collaborazione con l’Ong Green Cross Italia e la Confederazione nazionale dei lavoratori del Senegal (Cnts), è al suo terzo anno di attività. L’obiettivo specifico è rafforzare le capacità di pescatori, trasformatrici, piccoli commercianti e grossisti di prodotti ittici, affiliati a 119 Gie (Groupement d’Intérêt Economique) attraverso azioni mirate al miglioramento della salute e sicurezza in mare, alla conservazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti ittici, alla sostenibilità ambientale della pesca e delle attività ad essa collegate, tutte priorità tema- tiche di intervento della Cooperazione Italia- na relative alla “lotta alla povertà attraverso l’empowerment economico delle fasce più vulnerabili”. I beneficiari diretti del progetto sono circa 951 persone e circa 7.600 benefi- ciari indiretti della regione di Ziguinchor, fra famiglie dei pescatori, trasformatrici, piccole commercianti, grossisti di pesce, oltre agli abitanti della zona. Il progetto sta portando anche benefici a circa 20 villaggi della regione di Ziguinchor, nel comune di Oukout, dipartimento di Oussouye nella bassa Casamance. Questi villaggi sono coinvolti nelle attività di ripristino delle mangrovie e il circolo virtuoso creato sta portando benefici a tutti gli abitanti della regione, aumentando la resilienza delle comunità locali.

Scarica l’articolo integrale pubblicato sulla rivista – La cooperazione italiana informa 

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