Adotta un'attivista sindacale clandestino in Birmania!

La CISL ha appreso con gioia ed emozione la recente liberazione di Aung San Suu Kyi. Il Premio Nobel per la Pace ci rivolge un ulteriore appello, che la Cisl ha già raccolto, a mantenere alta l’attenzione e l’impegno verso il suo popolo perché in Birmania, purtroppo, non è stata ancora raggiunta la vera democrazia, il pieno rispetto dei diritti umani e del lavoro. Infatti, con le recenti elezioni, la giunta militare si è garantita il totale controllo del paese per il prossimo futuro e ciò impedirà ogni libertà e garantirà, invece, la loro impunità sulla violazione dei diritti umani e sull’utilizzo del lavoro forzato.

Anche per il futuro, l’impegno Cisl dovrà essere mantenuto attraverso la solidarietà già manifestata e con nuove azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale, nella lotta contro il lavoro forzato, la confisca delle terre, gli stupri che avvengono nei confronti delle donne nei villaggi e, soprattutto, per promuovere una rete sindacale nel paese, nelle zone industriali, nelle scuole, in edilizia ed in agricoltura. Come denunciato dall’ILO, gli attivisti sindacali sono quotidianamente “vittime di assassini, arresti, torture e condanne a molti anni di carcere” solo per espletare, quotidianamente, semplici attività sindacali, come l’invio di informazioni alla FTUB.

In questo contesto, sotto un clima di paura e repressione, c’è l’urgente necessità di rafforzare l’iniziativa sindacale e di reclutare un maggior numero di attivisti sindacali in Birmania. Occorre promuovere la formazione e sensibilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici, raccogliere le denunce sul lavoro forzato, sugli espropri delle terre e sulle pesantissime condizioni di lavoro nei cantieri edili avviati, per la costruzione di grandi infrastrutture e dei gasdotti.

“Adottiamo un sindacalista o una sindacalista birmana” è la campagna promossa dalla CISL con l’ISCOS per creare solidarietà e gemellaggio tra tutte le strutture della CISL e la FTUB, la Federazione del sindacato birmano. Una iniziativa il cui impegno mensile è pari a € 100 per ciascuna struttura mentre il valore simbolico e le ricadute operative possono essere estremamente elevate. Gli obiettivi fissati sono quelli di concorrere al rafforzamento della presenza sindacale interna e al confine. Obiettivi che, insieme, ci auguriamo possano essere raggiunti nel più breve tempo possibile.

L’organizzazione di questa campagna di solidarietà viene seguita dall’ISCOS e dal Dipartimento Internazionale CISL che potete contattare ai fini organizzativi.

“Adottiamo un sindacalista o una sindacalista birmana”

un impegno mensile pari a € 100

c/c intestato a ISCOS ADOTTA UN SINDACALISTA BIRMANO (BANCA POPOLARE ETICA)

IBAN: IT 46N 05018 03200 000000136597

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