Da anni siamo impegnati in azioni di solidarietà agli esuli e ai migranti, specie lungo la rotta balcanica.
Le violenze subite dai migranti nelle aree di confine terrestri e marittime, le condizioni di abbandono e vulnerabilità in cui si trovano nei vari Paesi attraversati, rendono evidenti le responsabilità dei governi nazionali, delle istituzioni europee ma anche delle agenzie internazionali.
Come ANOLF e ISCOS Cisl, riteniamo necessario richiedere:
- la creazione di un sistema di asilo sostenibile, basato sulla condivisione delle responsabilità e con un approccio che ponga al centro i diritti e la solidarietà come previsto anche dall’Art. 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, anche attraverso un’adeguata riforma del Regolamento Dublino;
- la sollecitazione delle istituzioni europee per programmi di intervento adeguato nei Paesi dell’area balcanica.
- l’istituzione di un sistema di relocation europeo dai Paesi non appartenenti all’Unione europea;
- la riforma della vigente direttiva rimpatri in modo da evitare che le procedure di riammissione alle frontiere interne possano essere utilizzate al fine di aggirare gli obblighi degli Stati sulla registrazione delle domande di asilo, garantendo in ogni caso diritto ad un ricorso effettivo attraverso l’adozione di provvedimenti motivati e notificati all’interessato.
Chiediamo di dare una possibilità legale di ingresso a chi vuole venire a vivere e lavorare in Italia.
La clandestinità aiuta soltanto chi vuole sfruttare il lavoro nero.