Nicaragua: chiuse altre sei ONG, tra cui il Movimento ‘María Elena Cuadra’

L’Assemblea nazionale nicaraguense, ha cancellato in questi giorni la personalità giuridica di sei organizzazioni non governative per il presunto mancato rispetto della legislazione nazionale. Dalle proteste sociali esplose in Nicaragua nel 2018 sono ben 93 le organizzazioni civili (tra cui 14 Università) chiuse dal regime politico al potere.

“Il regime di Ortega e Murillo continua la sua strategia di sterminio delle ONG in Nicaragua” denuncia il Nicaraguan Center for Human Rights (CENIDH), evidenziando come le sei organizzazioni colpite dal provvedimento “hanno come obiettivo di garantire ai bambini, alle donne, alla libertà di espressione e ai diritti umani”. Per il CENIDH “[…] questa azione criminale rappresenta l’ennesimo oltraggio contro il libertà di associazione in Nicaragua […]. Denunciamo a livello internazionale questa violazione Diritti umani dei nicaraguensi e chiediamo solidarietà con questo popolo che vive il suo giorni più bui […]”.

Nello specifico le sei associazioni a cui è stata cancellata la personalità giuridica sono le seguenti:
1. Fondazione per la Promozione e lo Sviluppo della Donna e dell’Infanzia Blanca Arauz (FUNDEMI);
2. Associazione nicaraguense per i diritti umani (ANPDH);
3. Movimento delle lavoratrici e delle disoccupate María Elena Cuadra;
4. Centro per la Promozione del Nicaragua di giovani e bambini;
5. Fondazione Iberoamericana delle Culture (FIBRAS)
6. Associazione PEN Internazionale del Nicaragua

Tra queste ONG ‘bandite’ – con misura d’urgenza – dal regime nicaraguense c’è il Movimento María Elena Cuadra (MEC) delle donne lavoratrici e disoccupate, conosciuta internazionalmente per la sua difesa dei diritti delle donne, specie nei conflitti di lavoro nelle ‘maquilas” (le zone franche per l’esportazione). Nel 2020 la sede del Movimento a Managua aveva già subito un “assedio” da parte della polizia nazionale.

Alla notizia della decisione del regime di Ortega e Murillo nei loro confronti la risposta del MEC, non senza una qualche ironia, non si è fatta attendere: “Oggi i machistas e misogini dell’Assemblea Nazionale ci hanno spogliato della nostra personalità giuridica… ma siamo più di questo; pertanto andremo avanti perché ciascuna di noi è una defensora”.

Il Movimento María Elena Cuadra è stato tra i promotori, insieme ad altre organizzazioni di donne di El Salvador, Guatemala e Honduras, della creazione di REDCAM la Red Centroamericana en Solidaridad con las Trabajadoras de la Maquila. Con questa rete, di cui Sandra Ramos direttrice del MEC è una delle persone più attive, ISCOS CISL sta cooperando insieme a ISCOD UGT. In questi giorni, dal 14 al 16 di febbraio 2022 in Città di Guatemala si è svolto un seminario della rete REDCAM, al quale hanno partecipato Enrico Garbellini e Marion Lucas in rappresentanza di ISCOS, finalizzato a mettere a punto un ‘piano di lavoro’ nell’ambito di un progetto di cooperazione promosso da ISCOD Valencia con il partenariato di ISCOS Emilia Romagna.

La nostra presenza in loco ha fatto si che ci fosse da subito un pronunciamento internazionale di condanna nei confronti della cancellazione della personalità giuridica nei confronti delle ONG nicaraguensi e di solidarietà con il MEC (di seguito scaricabile in pdf).

Pronunciamiento por cancelación del MEC

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